Il calvario e la rinascita di una persona intersessuale
ROSH K.
Ho conosciuto il Movimento quando avevo sette anni. Ho frequentato il Movimento prima come Gen3, poi come Gen2. Mi sembrava di aver trovato Dio, sentendomi più profondə di chi mi stava intorno, avvertendo una spinta a dare la mia vita per quell’Ideale. Sono statə molto attivə nel Movimento, pur senza prendere i voti — in quanto Gen. Ho sempre obbedito ai miei superiori perché nella loro volontà riconoscevo la Volontà di Dio. Ho lavorato a tempo pieno per quasi un anno al primo Centro Mariapoli dei Paesi Bassi.
Sono sempre stata una persona piena di creatività e di spontaneità, ma allo stesso tempo ho dovuto lottare a lungo con il mio orientamento sessuale. Con il tempo si è creato un legame molto profondo con una focolarina brasiliana durato circa cinque anni (all’epoca avevo diciannove anni): questa focolarina si era impegnata per tanti anni in diversi focolari in Europa. Tra di noi c’era un amore profondo dal punto di vista spirituale e del tutto puro. Parlavamo molto, con grande libertà, e io facevo appello alla mia purezza interiore durante quelle conversazioni. All’improvviso, questa focolarina si trovò di fronte a una decisione da prendere in pochissimi giorni: troncare ogni tipo di contatto con me e rimanere nel Centro Zona oppure prendere mille euro e salire sul primo aereo per il Brasile. Incapace com’era di troncare il suo rapporto con me, la focolarina venne trasferita oltre oceano: fu annullata come persona e bollata come malata; commentando l’accaduto, la capozona diceva: “Quando c’è una mela marcia bisogna eliminarla prima che rovini le mele sane”.
Il nostro rapporto, il nostro amore, era considerato “una mela marcia”. Io restai paralizzatə, senza parole, piena di tristezza. Dopo la sua partenza mi sentii completamente a pezzi, eppure — come se non fosse successo niente — la capozona non smise di invitarmi nel Centro Zona.
Successivamente sono diventatə insegnante di Belle Arti ed è grazie all’arte se sono riuscitə a rimettermi in piedi. L’arte mi parlava di Dio e nell’arte potevo esprimere tutto della mia relazione con Lui e della parte più intima della mia anima. Nella bellezza silenziosa delle opere e delle immagini artistiche sentivo che Dio non mi avrebbe mai rifiutata! Il mio sentirmi “diversə” era il mio Gesù in croce...
Rosh K., The Unknown I, 2022.
Sono natə con l’aspetto esteriore di una donna, ma con sensazioni ormonali e mentali da uomo. Questa condizione ha creato qualche problema a diversi responsabili del Centro Zona in Olanda. Mi è stato permesso di essere “l’uomo forte” nei lavori di costruzione del centro della Mariapoli, ma se qualche focolarina era troppo attaccata a me, o aveva dei dubbi sulla sua vocazione, dopo qualche tempo spariva dalla circolazione. In generale, a nessuno era permesso ritagliarsi spazi di confronto e riflessione privati, e quando mi è capitato di incontrare qualcuno e instaurare un dialogo autentico, è sempre stato considerato sbagliato.
Il Movimento ha cercato di distruggermi dal punto di vista sociale e spirituale. Ho trovato la forza per rialzarmi e, dopo un lungo percorso, ho trovato la mia vera natura biologica e abbracciato un’identità maschile. Mi sono sposatə con una donna che mi ha dato due figlie meravigliose. Solo pochi anni fa, una visita medica mi ha fatto scoprire che sono natə con un testicolo nella vescica. Mistero risolto! Era un semplice testicolo a determinare la mia struttura fisica maschile. Di lì in avanti, ho abbandonato l’ipotesi di essere transgender, concludendo che era una definizione sbagliata: sono sempre statə intersessuale — una persona con entrambi i sessi. È così che Dio mi ha creato!
Il mondo di Dio è al contempo semplice e miracoloso: mi sono riscopertə un “ponte” tra due generi e, dopo tanti anni di scoraggiamento, ho accettato di poter vivere così la mia libertà. Se lo scrivo qui è per dirmi degnə di essere amatə come la persona unica che sono. Siamo tutti immagini della bellezza di Dio e nessun artista umano può creare una tale bellezza! Ora, dentro di me sperimento fino alle ossa la grandezza della creazione!
Oggi questa identità composta da molti colori mi libera dalla retorica e dalle assurde imposizioni con cui Chiara Lubich e il Movimento dei Focolari hanno manipolato (e manipolano) le persone — arrivando a imprigionare se stessi per paura, amarezza, controllo o autodifesa. Gli attuali responsabili del Movimento sono anche loro troppo deboli per riconoscere tutto questo: l’immagine che hanno della natura umana non ha nulla a che vedere con la realtà, e la struttura tende a passare sopra a tutto.
Anche Chiara è un normale essere umano, ma con una storia inventata di eroismo e devozione. Lei ha scelto di evitare la propria croce personale e ha sfruttato la Chiesa per ottenere popolarità. L’abuso che ho patito all’interno del Movimento consiste nel fatto che non hanno concesso alcuno spazio a chi fossi nel mio intimo, per quanto pure fossero le mie intenzioni. Ho vissuto un sistematico e profondo rifiuto dell’amore che sentivo dentro, e che si esprimeva in una miriade di sfumature, colori e linguaggi. Quel rifiuto si è manifestato attraverso innumerevoli giudizi e condanne per le mie “amicizie speciali”, ma anche per la mia creatività e spontaneità. Dovevamo vivere come Maria, almeno secondo la visione delle focolarine, ma io personalmente non mi sentivo in grado di aderire a quell’immagine. Chiara Lubich e il suo Movimento sono saliti in cattedra, sostituendosi a Dio sul suo trono per dominare le persone che intendevano dedicare la vita al grande Ideale dell’Unità. Dalla posizione che occupavo, una cosa mi era chiara: la voce di Dio arrivava dall’alto delle gerarchie, dai responsabili che parlavano a nome Suo, e a me bastava obbedire senza muovere obiezioni. Seppure non mi sentissi in alcun modo realizzatə per questo modo di vivere, le focolarine non smettevano di chiedere il mio aiuto per la costruzione del Centro Mariapoli. Impossibile dimenticare tutte quelle persone e tutta la sofferenza provocata dalle loro richieste — specie quelle al contempo inderogabili e impossibili da esaudire; non potrò mai dimenticare come dovessi continuare sorridere in quelle terribili condizioni.
L'Amore (con la A maiuscola) che sentivo in me è stato svilito da persone che predicavano di bene e male, vizi e virtù. Eravamo semplicemente giovani che cercavano di fare tesoro del bene, eppure abbiamo assistito al trattamento crudele di molte persone; abbiamo aperto i nostri cuori e ce li hanno calpestati; hanno danneggiato rapporti sacri di persone che vivevano in contatto con Dio. E perché? Ai miei occhi appaiono come un gruppo chiuso dietro una cortina di valori e norme, e tale segregazione li rende invulnerabili al mondo come individui. A consentirglielo sono il denaro e le ingenti risorse a disposizione, che li tengono in salvo dalle incertezze e dalle difficoltà della vita quotidiana.
Non so cos’altro aggiungere, se non questo: a chiunque riesca a prendere le distanze dal Movimento, auguro di non perdere la figura di Gesù Abbandonato. Ho sempre nutrito il profondo desiderio di diventare sacerdote, ma non ho mai potuto esaudirlo a causa della mia particolare storia personale. Mi auguro comunque di sperimentare finalmente, fuori dal Movimento dei Focolari, l’Amore e la Sapienza ai livelli più grandi.
Un saluto amorevole dai Paesi Bassi,
Rosh.
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