Il Movimento dei Focolari: la Storia segreta
News pubblicata il 16 settembre 2022 • Testo di Gordon Urquhart
Le famiglie disfunzionali sono fondati sui segreti. Questo vale anche per le organizzazioni — e sarebbe difficile negare che questo è il caso del Movimento dei Focolari.
È tutto un intreccio di segreti, tanto che è stato detto che esistono due Movimenti dei Focolari — quello interno (tutto segreto) e quello esterno, che gode della massima pubblicità, mostrandosi come un gruppo libero, privo di struttura, che lavora in ambito secolare a favore dell'ecologia, della pace e dell’unità tra i popoli e le religioni — ma, secondo gli ex membri interni, questa immagine esterna è una messa in scena. Gli aspetti più importanti che il Movimento tiene nascosti al pubblico sono:
• la gerarchia, rigida e verticistica, che facilita gli abusi dei membri interni;
• la gnosi e gli insegnamenti segreti di Chiara Lubich, in particolare le visioni che la fondatrice ha avuto negli Anni Quaranta, conosciute come “il Paradiso del ’49”;
• le finanze — vaste ma finora mai rivelate pubblicamente, e infine
• la sua Storia autentica e integrale, compresi gli aspetti negativi più significativi. Agli occhi di chi è fuori, del Movimento esiste solo la Storia Ufficiale, che è tutta agiografica, mondata di tutti gli aspetti negativi.
È ironico che, davanti ai libri che rivelano aspetti negativi e abusi nel Movimento — come Le armate del Papa e La setta divina, i focolarini e gli aderenti si lamentino che quei libri non dicano nulla di positivo sul Movimento. Ma scusate: ci sono libri dei focolarini che dicono qualcosa di negativo sul Movimento? Papa Francresco ha detto: «La Chiesa non ha paura della Storia», ma il Movimento dei Focolari ha molta paura della Storia; un vero e proprio terrore.
Per inquadrare il Movimento dei Focolari può essere di aiuto paragonarlo con altre organizzazioni monolitiche come le sette, come ho fatto per la prima volta ne Le armate del Papa nel lontano 1996. Ma anche regimi politici totalitari. Non a caso, “totalitario” era una parola molto amata da Lubich per descrivere il suo Movimento e la mentalità che cercava di instaurare nei segauci — la cosiddetta “spiritualità”. È molto illuminante, per esempio, il paragone tra il Movimento ed il Comunismo sovietico. Lubich stessa ha detto che nell'Est comunista avevano tutte le idee giuste — mancava solo Dio. In questo contesto, ho scoperto tanti paragoni illuminanti. Nella prefazione al libro Testimonianza. Le memorie di Shostakovitch di Solomon Volkov appare questo brano — molto suggestivo per me, e credo per qualsiasi ex membro o membro dissidente dei focolarini:
Nell'Unione Sovietica, la cosa più rara e preziosa è la memoria. Ed è stata calpestata per decenni. Le persone erano abili a scrivere i giornali e a redigere lettere. Quando è cominciato il “grande terrore” negli Anni Trenta, i cittadini impauriti hanno distrutto i loro archivi personali, e con quelli la loro memoria. Quello che da allora in poi era da considerare come memoria veniva stabilito ogni giorno dai giornali [ufficiali]. La Storia andava riscritta con una velocità vertiginosa.
Un uomo senza memoria è un cadavere. Tanti di loro sono passati davanti a me, cadaveri viventi che ricordavano solo gli avvenimenti nel modo ufficialmente sancito.1
La storia è importantissima — ed è una grande insegnante. Ma per questo è necessaria la memoria viva o scritta. Sugli altri segreti dei focolarini — la gerarchia, la gnosi, le finanze — da qualche parte si possono trovare i documenti. Ma sulla storia — quella vera, quella non ufficiale? Una ricerca independente andava fatta anni fa. Quali aspetti negativi emergerebbero sul Movimento degli anni Quaranta e Cinquanta? I testimoni sono morti o spariti. Resta solo la storia ufficiale — ed è la “Storia dell’Ideale” che si continua a ripetere. È una storia indubbiamente bella, ma è Storia allo stesso modo in cui si possono considerare Storia i Fioretti di San Francresco.
Qualcosa si sa, e mentre collaboravo alla scrittura de La setta divina, ho avuto in mano un documento molto interessante su vari aspetti (soprattutto negativi) che mettono meglio in prospettiva il Movimento dei Focolari. Come mai il Sant’Uffizio ha ordinato all’inizio degli Anni Cinquanta la distruzione della carte di Chiara Lubich che raccontavano il “Paradiso del ’49”, ma queste sono poi riapparse e ora vengono presentate come una nuova dottrina? Qual’è la verità dietro i tanti problemi interni del Movimento, contraddistinto da un esodo quasi continuo di membri interni, spesso in posizioni importanti: i capozona della Germania all’inizio degli Anni Settanta; una richiesta di riforma da parte di focolarini e focolarine in Trentino, Veneto e Jugoslavia nel 1969, finito con la defenestrazione di molti membri; la cosiddetta “purga della gnosi”; il “rinnovamento” chiesto dai focolarini da Chiara Lubich negli Anni Novanta ma rifiutato dalle focolarine; l’uscita della capozona del Belgio con oltre trenta focolarine nel 2008; una seconda protesta nel 2010 dei focolarini che sono stati ascoltati da Maria Voce, l’allora Presidente del Movimento, e dal co-Presidente Jesus Moran, senza risultati soddifacenti e con il risultato contrario di ulteriori defezioni.
Poi c’è da indagare la pandemia di disagio mentale tra i focolarini — con sempre maggiore evidenza di suicidi di membri interni. Importantissima è stata la malattia mentale di Chiara Lubich, contrassegnata da ripetuti episodi, durante i quali in apparenza è rimasta a capo del Movimento con potere assoluto. Quali sono stati gli effetti di quel disagio psichico sulle decisioni e sui suoi insegnamenti?
Per scrivere la vera storia del Movimento dei Focolare, il punto da cui iniziare — ma è soltanto un inizio — è la memoria degli ex-membri interni. Una delle reazioni più importanti che hanno avuto gli ex membri del Movimento dei Focolari quando hanno letto Le armate del Papa è stata la conferma della memoria: tanti di loro l’hanno vissuto come una riscoperta della sanità mentale, convincendosi di non essere matti né cattivi. Questo riconoscimento ha un enorme valore psicologico e spirituale. Solo gli interni conoscono almeno un pezzetto della verità — spesso raccontato sottovoce. Forse non sarà mai possibile sapere tutto. I misteri delle religioni pagane sono rimasti segreti perché nessuno ha mai osato infrangere il divieto di rivelarli. Ma credo che ancora qualcosa si possa sapere. Ma sarà un grande lavoro — e il tempo stringe.2
1. Solomon Volkov, Testimony. The memoirs of Shostakovitch, Hamish Hamilton, Londra 1979.
2. Fonte: Il blog di Gordon Urquhart The Pope’s Armada 25.
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