Tutela legale

Introduzione

“Nessuno sceglie un male, capendo che è un male, ma ne resta intrappolato, se per sbaglio, lo considera un bene rispetto a un male maggiore”
—Epicuro

Sono ormai diversi anni che alla Chiesa giungono da parte di fuoriusciti dai Movimenti ecclesiali e dalle Famiglie degli ordini religiosi molte segnalazioni di abusi; libri, articoli di giornale e comunicazioni sul web ne divulgano la notizia. La riflessione che proponiamo ha lo scopo di elencare alcune fattispecie astratte presenti nell’ordinamento giuridico italiano che riteniamo applicabili ai fatti riscontrati nelle esperienze raccolte.

Le esperienze dei fuoriusciti evidenziano la deriva settaria di queste organizzazioni religiose, l’impostazione dogmatica della loro proposta spirituale, nonché la violazione al loro interno di specifiche norme e diritti umani fondamentali. Non basta allora rendere pubblico quanto vissuto dai fuoriusciti, ma diventa fondamentale proporre soluzioni concrete, che abbiano una ricaduta sul piano giuridico.

In particolare, si vuole evidenziare come, a fronte delle molteplici denunce di abusi psicologici, patrimoniali e sessuali che tra l’altro continuano a perpetrarsi, non emerge un’autentica intenzione di intervento da parte di chi ne avrebbe facoltà e dovere.

Le recenti inchieste sugli abusi nella Chiesa, svolte da Commissioni indipendenti1 hanno portato alla luce migliaia di casi di violenza sessuale e psicologica, facendo emergere con maggiore chiarezza uno dei lati più oscuri della Chiesa cattolica. Le conseguenti reazioni di indignazione e le numerose azioni di denuncia hanno provocato, anche in Italia, una più forte presa di coscienza che ha dato vita al movimento #Italychurchtoo che ha lo scopo di chiedere alla Chiesa l’avvio di una Commissione di indagine indipendente nel nostro paese. Anche alcuni teologi italiani hanno sottoscritto, nel mese di marzo scorso, una lettera per sollecitare la Chiesa ad avviare uno studio rigoroso e indipendente dei casi italiani.

Tuttavia, le violenze sessuali e la pedofilia al centro delle inchieste non esauriscono le problematiche di abuso presenti nelle diverse espressioni della Chiesa, trovandoci in presenza di pratiche vessatorie manipolatrici con tratti di perversione che vanno ben al di là del solo atto corporeo, soprattutto all’interno delle comunità religiose e dei movimenti ecclesiali.

Anche se la Chiesa, sollecitata nei report delle Commissioni di inchiesta, non si è sottratta a proclami e promesse di un’azione di trasparenza e di rinnovamento della struttura, nonché di riforma e aggiornamento della gestione del ruolo di autorità e del diritto canonico, si nota ancora una forte reticenza a tradurre le buone intenzioni in fatti. La stessa società non sembra pronta a mettere sotto accusa il potere spirituale della religione e della chiesa.

Nonostante la tensione evangelizzatrice proclamata pubblicamente e ispirata ai principi evangelico-cristiani, la Chiesa sembra maggiormente orientata a difendere i propri interessi temporali e la propria immagine.

Poiché i riferimenti culturali della società sono intrisi di istanze provenienti dalla tradizione cristiana e dal magistero ecclesiastico, nessun cambiamento di rotta sarà possibile all’interno della Chiesa senza una sollecitazione esterna di carattere anche normativo da parte delle istituzioni pubbliche.

Emergenza sociale

Il racconto del vissuto di molti fuoriusciti dalle famiglie religiose e dai Movimenti Ecclesiali della Chiesa cattolica, come Opus Dei, Movimento dei Focolari, Comunione e Liberazione, Neocatecumenali, Legionari di Cristo, Comunità e Ordini religiosi2 è stato oggetto di diverse inchieste pubblicate in autorevoli testi3, che fanno emergere all’interno di tali aggregazioni una deriva settaria4 in grado di generare diffusi danni psicologici (disturbo da stress posta traumatico, tendenze depressive, atti autolesionistici e suicidari, disturbi del comportamento alimentare) che, investendo una vasta popolazione, si configurano come vera e propria emergenza sociale. Se si tiene conto dei numeri che descrivono l’adesione a famiglie religiose e movimenti a livello mondiale si ha la comprensione della vastità del fenomeno.

Dalle testimonianze raccolte emerge in modo clamoroso come l’incarnazione dei valori carismatici dei fondatori dei Movimenti o dei santi o delle autorità ecclesiali, che guidano diocesi, parrocchie e associazioni, proclamati agli aderenti e all’opinione pubblica come interpretazione innovatrice dei valori evangelici orientati alla crescita spirituale e alla realizzazione integrale della persona, si traducano in realtà spesso in un’ideologia opprimente, che maltratta l’anima e il cuore degli aderenti, senza lasciare spazio alla coscienza e al discernimento personale.

Poiché non si tratta di semplici errori di valutazione o di devianze di singole persone, ma di sistematiche e gravi violazioni della giustizia da parte di una impostazione dogmatica nel governo della Chiesa, si ritiene che si debba aprire un dibattito e un’analisi di carattere psicologico, sociologico e giuridico e promuovere in seno alle istituzioni civili — sia a livello nazionale che internazionale — un processo di monitoraggio volto a vigilare e intervenire anche con provvedimenti legislativi.

Questo appello si rende necessario per due ordini di motivi. Innanzitutto, perché i movimenti ecclesiali cattolici sono organizzazioni potenti che godono di validi sostegni nella Chiesa e, probabilmente per questo, non sono adeguatamente monitorati da organi di controllo istituzionali che garantiscano il rispetto delle norme dell’ordinamento giuridico.

In secondo luogo, perché, poiché in un’esperienza di fede si tende a identificare sempre l’autorità religiosa come interprete della volontà di Dio sull’umanità, finora non ci si è posti il problema in termini di giustizia sociale.

Si riconosce pertanto la necessità di ripensare modalità nuove di concepire l’autorità e di garantire un cammino di liberazione centrato sulla valorizzazione della libertà personale, pur nel rispetto dei valori fondanti delle esperienze spirituali e della salvaguardia della dimensione di comunione e di condivisione all’interno delle comunità ecclesiali.

Poiché nell’ordinamento giuridico italiano è prevista la tutela nei confronti di diverse forme di violenza, si ritiene che la violenza fisica e psicologica messa in atto nella conduzione della vita spirituale dei membri di movimenti e famiglie religiose possa essere ricondotta a forme di reato rubricate nel Codice penale.

Anche dal punto di vista civilistico si riscontrano numerosi illeciti laddove i diritti patrimoniali dei soggetti che si associano ai movimenti non sono tutelati.

Il fatto che le comunità di vita dei movimenti ecclesiali e delle famiglie religiose siano in molti casi regolate solo da statuti interni ed eventuali altri regolamenti che non sono accessibili da parte di persone esterne al gruppo e a volte nemmeno dagli interni, genera un “punto cieco” legale che impedisce di garantire una adeguata tutela degli individui.

Alla luce delle esperienze di dolore spirituale e umano, di seguito si mettono in evidenza quegli atteggiamenti e comportamenti contrari alla dignità e all’etica e si propongono all’attenzione delle Istituzioni civili possibili soluzioni di miglioramento, in analogia a quanto avviene in altri contesti di comunità che prevedono già una disciplina giuridica, anche delle questioni patrimoniali.

I fuoriusciti dai Movimenti ecclesiali e dagli ordini religiosi chiedono quindi che le istituzioni comincino a vigilare e intervenire con azioni concrete e interventi legislativi, per evitare danni psicologici, morali, spirituali e fisici nei confronti di chi desidera solo seguire un cammino di fede libero secondo il principio della libertà di religione, principio questo che è fondamentale garantire, ma che non può diventare il paravento che nasconde o giustifica gli abusi perpetrati al suo riparo.


Testo di Martina Castagna, Luigi Corvaglia, Paolo Florio, Guido Licastro, Maurizio Montanari, Emanuela Provera, Federica Roselli, Cecilia Sgaravatto e Monique Van Heynsbergen, tratto da Riflessioni giuridiche ed etiche sull’esperienza di adesione alle famiglie religiose e ai movimenti ecclesiali della Chiesa Cattolica. Giustizia e tutela dei diritti nella vita delle comunità ecclesiali (febbraio 2023).

1. Ci riferiamo a quelle svolte in Francia e in Germania e nei confronti di alcuni movimenti ecclesiali. Si vedano Daniele Zappalà, "Francia. Abusi su minori, tremila religiosi responsabili. Il dolore del papa", Avvenire.it, 5.10.2021; Mimmo Muolo, Francia. Abusi su minori, tremila religiosi responsabili. Il dolore del papa, Avvenire.it, 5.10.2021; Ferruccio Pinotti, "Movimento dei Focolari. Pubblicata l’inchiesta sugli abusi sessuali in Francia: «Almeno 26 casi». La presidente: «Abbiamo fallito nella vigilanza»", Corriere della sera, 30.3.2022; Salvatore Cernuzio, Legionari di Cristo: «Sono 27 i nostri sacerdoti che hanno abusato di 170 minori», La Stampa, 22.3.2021; Emiliano Fittipaldi, Lussuria. Peccati, scandali e tradimenti di una Chiesa fatta di uomini, Feltrinelli, Milano 2017.
2. Giovanni Cucci, “Abusi di autorità nella Chiesa, problemi e sfide della vita religiosa femminile”, La civiltà cattolica, 1.8.2020; Dysmas De Lassus, Schiacciare l’anima, gli abusi spirituali nella vita religiosa, EDB, Bologna 2021.
3. Salvatore Cernuzio, Il velo del silenzio, abusi, violenze, frustrazioni, nella vita religiosa femminile, Edizioni San Paolo, Milano 2021; Gordon Urquhart, Le armate del Papa – Focolarini, neocatecumenali, Comunione e Liberazione. I segreti delle misteriose e potenti sette cattoliche, Ponte delle Grazie, Milano 1996; Ferruccio Pinotti, Opus Dei segreta – Frusta, cilicio e alta finanza. Per la prima volta parlano i testimoni, BUR, Milano 2006; Emanuela Provera, Dentro l’Opus Dei – Il libro verità degli ex numerari italiani, TEA, Milano 2009; Ferruccio Pinotti, La lobby di Dio – Fede, affari e politica. La prima inchiesta su Comunione e Liberazione e la compagnia delle opere,Chiarelettere, Milano 2010; Carlotta Zavattiero, Le lobby del Vaticao – I gruppi integralisti che frenano la rivoluzione di papa Francesco, Chiarelettere, Milano 2013; Ferruccio Pinotti, La setta divina – Il movimento dei Focolari fra misticismo, abusi e potere, Piemme, Milano 2021.
4. Vincent Hanssens, De l’emprise à la liberté – Dérives sectaires au sein de l’Église, Témoignages et réflexions, Éditions Mols, 2017.

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