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Pedofilia nei Focolari: nuove denunce dopo l’appello a testimoniare

News pubblicata il 25 marzo 2024 • Testo di Nicolas Goinard

Approfondire un caso che risale a più di trent’anni fa significa portare alla luce foto ingiallite, scavare nei verbali dattiloscritti delle udienze e imbattersi in lettere scritte a mano. Significa anche far riaffiorare ricordi a volte sepolti e mai veramente portati alla luce.

Châtillon, 13 marzo 2024. Jean-Michel Merlin viveva in questa bella casa borghese, tuttora utilizzata dal Focolare. Qui ebbe luogo il primo assalto a Christophe Renaudin. Credits: Le Parisien/Nicolas Goinard.

Nascosti per anni, fino a quando una chiamata a testimoniare1 sconvolge le vite e riporta alla luce i demoni di un’infanzia rubata. È il caso di Benoît, 52 anni, che il 29 gennaio ha presentato alla Sûreté territoriale des Hauts-de-Seine una denuncia per abusi sessuali subiti tra i 13 e i 17 anni, tra il 1984 e il 1988, da parte di Jean-Michel Merlin, membro dei Focolari in qualità di laico consacrato — cioè impegnato senza lo status di sacerdote — e, all’epoca, direttore e caporedattore del giornale Nouvelle cité, braccio mediatico di questo movimento cattolico fondato nel 1943. Come tutti i focolarini, questo ingegnere di 83 anni aveva fatto voto di povertà, castità e obbedienza.

Benoît ha sporto denuncia all’inizio del 2024 perché suo fratello — anch’egli denunciante in questo caso — ha condiviso con lui un invito a testimoniare reso pubblico il 2 gennaio [2024] dalla Questura di Parigi, in cui si affermava che la procura di Nanterre aveva preso in carico il caso

sulla base di un rapporto prodotto da uno studio indipendente commissionato dal movimento, che rivela numerose potenziali vittime di Jean-Michel Merlin.

L’inchiesta sulle violenze sessuali copre un periodo che va dal 1963 al 2005.

Benoît e suo fratello non ne hanno mai parlato veramente.

Sappiamo cosa è successo ma non siamo mai andati a fondo, la violenza è stata troppo profonda; non siamo mai stati in grado di denunciare.

dice il cinquantenne che abbiamo incontrato nella zona di Tours (Indre-et-Loire) dove vive. Fino a quando non è arrivata la notizia dell’appello.

Benoît è entrato nei Focolari nel 1984, quando aveva 13 anni. Nel 1987 partecipa al Genfest, il festival del movimento dedicato ai giovani, all’Agorà di Évry (Essonne). Numerose attività di questo tipo erano offerte sia ai giovani cattolici che ai laici. Benoît le paragona alle attività scout. Fu in occasione di una Mariapoli, una riunione del movimento, che Benoît incrociò per la prima volta Jean-Michel Merlin. L’uomo, allora quarantenne, scattò delle foto dell’evento. Si guadagnò la fiducia dei genitori di Benoît. Jean-Michel Merlin andò a trovare la famiglia che viveva vicino a Cholet (Maine-et-Loire) per una decina di volte. In quanto proprietario di un giornale cattolico, godeva di una certa aura all’interno di una famiglia religiosa come la sua.

Mio padre era un postino, mia madre una maestra di scuola elementare, lui veniva dal giornalismo, un ambiente che non conoscevamo, ma ci era chiaro che era una persona importante

ha dichiarato Benoît agli investigatori. Nella sua denuncia, che Le Parisien ha potuto consultare, aggiunge:

È diventato un amico, prestava sempre un orecchio attento e io lo ammiravo per il suo lavoro.

Poi ricorda:

Diverse volte è venuto a prendermi a casa dei miei genitori per portarmi via per un fine settimana a fare dei reportage. Di solito dormivamo in hotel, ma a volte ci fermavamo a casa della gente.

È durante questi soggiorni che Jean-Michel Merlin ha abusato di lui, secondo quanto Benoît ha raccontato agli inquirenti.

All’ora di andare a letto, quando c’erano letti separati, Jean-Michel mi raggiungeva nel letto

spiega Benoît. All’epoca aveva solo 13 o 14 anni. Seguiva la masturbazione. Mai la penetrazione.

Dopo, spesso chiedeva perdono e si scusava. Seguiva un momento di raccoglimento, durante il quale suppongo pregasse, ma io non lo sentivo. Ed è questo che mi mette a disagio: ha reiterato quel comportamento più volte, e io non capisco perché non ho detto di no dalla seconda volta; questo mi fa sentire in colpa.

L’agente di polizia che redige la denuncia di Benoît annota tra parentesi che a questo punto il denunciante aveva gli occhi pieni di lacrime. Questo tipo di comportamento si sarebbe ripetuto tra i 13 e i 15 anni, e meno frequentemente tra i 16 e i 17 anni.

Non credo che il consenso sia possibile a quell’età. Ed è un sollievo aver presentato una denuncia. C’è voluto troppo tempo. Qualche anno fa ho cercato di mettermi in contatto con lui. È abbastanza paradossale. Prima di questo appello per i testimoni, avevo molto rispetto per lui. È stato dopo che mi è tornato in mente tutto.

Questa denuncia conferma il risultati dell’indagine condotta nel 2020 dalla società britannica GCPS Consulting, la cui missione è aiutare le istituzioni a migliorare i loro sistemi di prevenzione e di denuncia degli abusi. Questa organizzazione ha ricevuto testimonianze che coprono un periodo compreso tra il 1958 e il 2020,

che mostrano chiaramente che JMM [Jean-Michel Merlin] ha commesso abusi sessuali su almeno ventisei vittime (altre undici sono state denunciate da terzi)

ha dichiarato il movimento nel marzo 2022, quando è stato pubblicato il rapporto.

Quali erano le sue prede? Bambini di

estrazione modesta, che vivono in campagna o in regioni decentrate, provenienti da famiglie numerose e meno in grado di dedicare tempo individuale a ciascun bambino.

Il suo modus operandi consisteva nel far loro

regali eccezionali che non si sarebbero potuti permettere. (...) Jean-Michel Merlin creava un ambiente favorevole all’avvicinamento di bambini e adolescenti, seducendo anche i loro genitori. Un certo numero di abusi sono stati commessi sotto il tetto dei genitori che si fidavano di lui.

Benoît ha dichiarato agli investigatori che

tutti adoravano Jean-Michel, lo rispettavano e lo ammiravano.

Di questa fiducia parla anche una lettera scritta a Jean-Michel Merlin da due genitori nel 1993. Loro figlio, Christophe Renaudin, aveva all’epoca ventisette anni e si era pronunciato prima che il reato cadesse in prescrizione (la prescrizione era di dieci anni dopo la maggiore età). Nella lettera si legge:

Non so se siete al corrente della nostra vita, da quando Christophe ha confessato. Tutto intorno a noi è crollato. Tutto. Eravamo felici dell’amicizia che avevi con i nostri figli, pensavamo che fossero fortunati ad avere quel qualcosa in più che tu eri, quel qualcosa in più che noi poveri genitori non potevamo dare. Te li abbiamo affidati senza timore, avevi conquistato la nostra fiducia.

La lettera è firmata così:

Due genitori tristi.

Christophe Renaudin è l’uomo grazie al quale è scoppiato lo scandalo. Nel 2020, la testimonianza di questo clown professionista sul sito lesjours.fr — che ha dedicato una serie di articoli agli abusi al Focolare — ha suscitato un tale scalpore che è stato invitato a partecipare al programma Quotidien su TMC. Molto prima dell’appello ai testimoni, ha fatto il punto della situazione e ha parlato a nome delle vittime.

Com’è finito il suo caso? Archiviazione nell’agosto 1995 e successiva conferma dalla Corte d’Appello nel gennaio 1996.

Nelle dichiarazioni rilasciate all’epoca agli investigatori dell’unità di protezione dei minori, che Le Parisien ha potuto leggere, Jean-Michel Merlin non contesta i fatti. Parla di diversi bambini provenienti dalla provincia, tra cui Christophe Renaudin, che dormivano nella comunità di Châtillon (Hauts-de-Seine) in un grande padiglione ancora utilizzato dal Movimento. Jean-Michel Merlin dice:

Se ci sono stati dei gesti verso [questi] bambini, è stato perché mi sentivo più vicino a questi ragazzi e perché avevo l’impressione che ci fosse una reciprocità di sentimenti.

Parla poi delle cose che "sono andate molto oltre" con Christophe Renaudin, che secondo Jean-Michel Merlin "ha riempito un vuoto emotivo". Merlin confida che, all’epoca, era attratto da "giovani ragazzi tra i diciotto e i venticinque anni". Solo che Christophe Renaudin non aveva ancora quindici anni.

Quando frequentavo la scuola secondaria, i miei genitori mi mandarono a un incontro con i Focolari

racconta Christophe Renaudin, oggi cinquantasettenne.

Organizzavano incontri in Mariapoli per reclutare adepti. Io, i miei genitori e i miei fratelli ci siamo recati più volte a queste Mariapoli. È lì che Merlin trovava le sue prede. Non sono mai stato un membro dei Focolari, ho solo avuto la sfortuna di essere stato avvicinato da Merlin. La strategia di Jean-Michel Merlin è molto complessa e allo stesso tempo molto semplice. Si prende il suo tempo. Si avvicina alle famiglie, le invita, trascorre il fine settimana, è premuroso e porta dei regali. È anche divertente, tutti dicono che Jean-Michel è una persona simpatica. Inoltre, è di Parigi. È lui che mi ha fatto conoscere Parigi.

Il caso penale fu archiviato, ma nella causa civile del 1998 i giudici si basarono sulla confessione di Merlin e lo costrinsero a pagare a Christophe Renaudin cinquantamila franchi.

Da allora è passato molto tempo. Diventato adulto, Christophe Renaudin sta cercando di ricostruire la sua vita.

Ho cercato di voltare pagina, ho continuato la mia terapia

ricorda ancora Christophe Renaudin. Fino al 2015, quando viene contattato da Maxime Fouanon, membro del Movimento dei Focolari.

Mi ha chiamato perché lo avevano invitato a casa di alcune persone e voleva parlare della mia vicenda durante il pasto. Lui scopre così che Jean-Michel Merlin, una persona molto popolare, era un pedofilo.

Contattato da Le Parisien, Maxime Fouanon, 79 anni, ancora membro del Movimento, ha dichiarato:

Sono stati questi amici a dirmi che alcune famiglie in Vandea erano state colpite. Li ho incontrati per chiedere loro perdono a nome mio.

Dopo questo incontro con Maxime Fouanon, Christophe Renaudin capisce che è il momento di rilanciare l’affaire Merlin. Maxime Fouanon, infatti, aveva rivisto Merlin nel 2015 durante un incontro in Mariapoli come se non fosse successo niente.

Sono seguiti diversi scambi con i Focolari. E alcune risposte sorprendenti, tra cui quella piuttosto equivoca di Henri-Louis Roche, uno dei leader del Movimento; in una lettera del novembre 2015 ai due [Renaudin e Fouanon] scrive:

Non vi sfuggirà che questi atti sono stati commessi in un’epoca in cui la nostra società nel suo insieme non aveva ancora preso coscienza degli effetti devastanti della pedofilia [...] Nulla ci fa pensare che, successivamente alla sua incriminazione [nel 1994] Jean-Michel Merlin abbia commesso altre aggressioni. Per il periodo precedente, non possiamo fare di meglio che indagare con la polizia sotto l’autorità di un giudice istruttore e trovare presunte vittime che non conosciamo e che, se esistono, potrebbero non avere alcun desiderio di far emergere fatti di questa natura venti o trent’anni dopo.

Messo a confronto con loro, Jean-Michel Merlin ha ammesso di avere abusato di otto persone.

Christophe Renaudin e Maxime Fouanon inviano quindi un dossier al Vaticano e vengono sostenuti dal vescovo di Evry-Corbeil (Essonne).

Un mese e mezzo dopo, Jean-Michel Merlin fu espulso

racconta con soddisfazione Maxime Fouanon, aggiungendo:

Conoscevo Jean-Michel Merlin dagli anni Settanta. Nessuno sospettava le sue tendenze. Nessuno sospettava le sue tendenze. Era molto carismatico. Aveva in pugno genitori e figli piccoli. Siamo stati noi, Christophe e io, a chiedere un’indagine interna.

Un’indagine interna che alla fine ha portato all’apertura di un’inchiesta preliminare da parte della Procura di Nanterre e alla convocazione di testimoni, tuttora in corso.

Secondo le informazioni che abbiamo raccolto, Jean-Michel Merlin era vicino a un altro ottuagenario, il presunto guru del Movimento settario "La famille de Nazareth", incriminato a Évry-Courcouronnes (Essonne) e incarcerato il 15 giugno 2015 per abusi, violenza, aggressione sessuale, tentato stupro e stupro.

Daniel Blanchard — autoproclamatosi psicoanalista — era, secondo fonti che lo confermano, molto vicino a Jean-Michel Merlin. "Era il suo strizzacervelli", dice Christophe Renaudin. Maxime Fouanon aggiunge: "Sapeva tutto di Jean-Michel Merlin". E Merlin potrebbe aver agito da esca. Maxime Fouanon continua:

Quando una delle vittime di Jean-Michel Merlin iniziò a farsi qualche domanda, la mandarono da Blanchard perché faceva lo strizzacervelli... Questa persona rimase legata a Blanchard per diciassette anni.

Christophe Renaudin lo conferma:

Nel Movimento, se non la pensavi come loro, se c’era un problema venivi mandato direttamente da Blanchard per essere curato.

In occasione di un incontro organizzato dalle vittime di violenza sessuale a Nantes (Loire-Atlantique) nel 2020, uno dei partecipanti ha dichiarato:

Ero una persona vulnerabile, le mie difese erano state infrante. Ho cercato aiuto psicologico. Il Movimento mi ha indirizzato al dottor O., un focolarino sposato e medico riconosciuto, che mi ha indirizzato a uno psicoterapeuta di cui aveva grande fiducia, Daniel Blanchard, che ha consigliato anche a molti membri del Movimento.

Contattata da Le Parisien, una delle persone che ha frequentato Blanchard conferma questi legami:

Ho conosciuto Merlin attraverso il Movimento dei Focolari, di cui facevo parte. Quando ho avuto bisogno di una psicoanalisi, mi mandarono da Blanchard. Quando le persone volevano allontanarsi, andavano da Blanchard.

Il Movimento era a conoscenza di tutti questi fatti? Il rapporto del GCPS sottolinea che

il Movimento si è a lungo preoccupato di proteggere gli autori degli abusi, e quindi la propria reputazione, piuttosto che sostenere le vittime.

Dal 2023, il Movimento pubblica ogni anno un rapporto internazionale sugli abusi e le aggressioni. Il rapporto pubblicato all’inizio di marzo cita "74 presunti autori" di abusi sessuali in tutto il mondo.

In un’intervista rilasciata al quotidiano italiano Corriere della sera, Jesus Moràn, co-presidente del Movimento, ha dichiarato di dedicare "il 60% del [suo] tempo" ad affrontare i problemi degli abusi sessuali.

Intervistati da Le Parisien, i Focolari hanno dichiarato che il Movimento

promuove la libertà di parola e la riflessione comunitaria al suo interno.

Affermano inoltre che Jean-Michel Merlin

era al di sopra di ogni sospetto [...] Era considerato un uomo saggio.

E riconoscono che

se il Movimento avesse escluso Jean-Michel Merlin non appena condannato nel 1994, non avrebbe più potuto perpetrare tali atti all’interno del Movimento.

I Focolari aggiungono:

C’è stato sicuramente un rapporto di controllo e di manipolazione dei nostri leader da parte di Jean-Michel Merlin.

Nel 2014, Éric A., quarantotto anni, diacono del Movimento e scienziato di fama mondiale, è stato condannato dal tribunale penale a cinque anni di reclusione, di cui la metà sospesa, per cinque violenze sessuali su ragazzi. Drogava le sue vittime, alcune delle quali minorenni, con sonniferi.2

1. L’indirizzo email a cui rivolgersi per rispondere all’appello ai testimoni è appelatemoinsbtpf92@interieur.gouv.fr.
2. Fonte: Le Parisien, 25 marzo 2024.

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