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Due milioni di aderenti?! — Lettera aperta a Domovina

News pubblicata il 18 gennaio 2023 • Testo di Redazione Oref

Il giornale sloveno Domovina torna a parlare del Movimento dei Focolari dopo aver pubblicato una lunga intervista ad Angelika Hribar. Nel nuovo articolo, pubblicato il 17 gennaio 2023 con il titolo “Gibanje fokolarov – ognjišče ali pogorišče?” (Movimento dei Focolari: focolare o terra bruciata?), la giornalista Andreja Barat offre diritto di replica alla focolarina Marjana Debevec, che parla di

un Movimento che conta più di 2 milioni di aderenti in 182 Paesi (anche se il numero di fedeli associati al Movimento è stimato in 5 milioni).

A fronte di affermazioni così mirabolanti, Oref fa un richiamo alla ragionevolezza in una lettera aperta a Domovina, indirizzata all’autrice dell’articolo.


Gentilissima signora Andreja Barat,
abbiamo letto con interesse il suo articolo risposta del Movimento dei Focolari alla precedente intervista alla signora Angelika Hribar. Certamente è importante “sentire tutte le campane” — come si dice in italiano — per potersi documentare e avere una visione d’insieme il più possibile oggettiva. Come dice bene nel finale del suo articolo, sarà il tempo a stabilire chi abbia ragione e sancire se — nel caso del Movimento dei Focolari — si tratti di un sistema abusante e manipolante (come sosteniamo noi) oppure solo di singoli casi di persone che hanno interpretato e vissuto male la spiritualità di Chiara Lubich.

Vorremmo sottoporre alla Sua attenzione il fatto che il tempo ci sta dando già ragione: con il passare degli anni il Movimento dei Focolari è in piena implosione, avviato com’è a un’inesorabile decadenza.

L’idea che sia composto da 2 milioni di partecipanti — ripetuta continuamente — era tutta da dimostrare già vent’anni fa ma oggi continua a esserlo. Forse si contano solo gli ingressi e non le uscite? Forse il Movimento si è dimenticato di cancellare dai loro archivi informatici i nomi di chi ne è fuoriuscito? Da dove vengono quei dati? In assenza di conferme indipendenti, dobbiamo crederci perché a dirlo sono loro? Autocertificato com’è, non sarà forse un numero arrotondato in eccesso a scopo autocelebrativo? Dove sono le statistiche che lo sostengono?

Comunque la si veda, si tratta di un’autopromozione gravissima, perché a noi risulta un’inesorabile emorragia di adesioni, vocazioni e partecipazione attiva alla vita del Movimento. Soprattutto fra le fila dei consacrati, il fenomeno dell’abbandono ha assunto dimensioni preoccupanti. La scuola dei focolarini di Montet in Svizzera viene chiusa e quella di Loppiano in Italia di molto ridimensionata; questo perché le vocazioni da tutto il mondo si contano sulle dita di una mano.

La domanda da porsi è al contempo semplice e grave: come mai la spiritualità di Chiara Lubich — che avrebbe dovuto riformare la Chiesa e l’Umanità — ha perso in così poco tempo la sua spinta carismatica e propulsiva? Se fosse genuina, efficace e rivoluzionaria come si racconta, avremmo dovuto assistere a uno sviluppo del Movimento dei Focolari, non certo a un lento e tragico declino. Per ripartire dalla fine del Suo articolo, il tempo ci sta già dando ragione.

Apprezziamo che la portavoce tedesca del Movimento, Andrea Rösch, abbia ammesso che “le accuse di settarismo e culto della personalità [...] erano in parte giustificate in passato”, ma occupando stabilmente da anni una posizione di potere, non ci sembra la persona più adatta a parlare di “nuove strutture di leadership” caratterizzate dal fatto di essere temporanee.

Per approfondire i problemi di chi ha aderito per tanti anni al Movimento e ne ha vissuto sulla propria pelle gli aspetti più dannosi, trova molto materiale utile sul nostro sito e sul recente blog “L’inciampo del carapace”, due spazi nati per raccontare la parte in ombra del Focolare e condividere una narrazione alternativa a quella ufficiale e autocertificata.

Con i più cordiali saluti,
la redazione di Oref.

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