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L’addio al Movimento della prima volontaria del focolare sloveno

News pubblicata il 8 gennaio 2023 • Testo di Redazione Oref

Negli Anni Sessanta aveva fondato un focolare a Ljubljana, portando l’ideale di Chiara Lubich nella regione della Jugoslavia che nel 1991 avrebbe dichiarato l’indipendenza, prendendo il nome di Slovenia. Angelika Hribar aveva incontrato il Movimento dei Focolari durante un viaggio a Roma, aderendo con entusiasmo alla spiritualità dell’unità; un sentimento che, con il tempo, si sarebbe trasformato in alienazione ed esaurimento.

C’erano così tante cose da fare che non ci riuscivi e ti sentivi costantemente peccatrice, indegna, perché non avevi fatto tutto. Avevamo un lavoro nostro e lavoravamo per il Movimento nel tempo libero. Si tenevano sempre più riunioni a casa mia, ero sopraffatta, ma nessun supervisore mi ha mai detto che avevo fatto qualcosa di buono o mi ha ringraziato. Siamo state trattate secondo il principio: «Siete servi inutili, avete fatto solo quello che dovevate fare».

Dal momento che l’esperienza con il Movimento dei Focolari stava sopprimendo la sua personalità e calpestando ogni sua opinione, Angelika si era sentita ridotta a un ingranaggio in una macchina molto più grande di lei.

Fortunatamente, mi sono imbattuta in un medico che [...] mi disse di lasciare il Movimento perché mi stava danneggiando. All’inizio non riuscivo ad accettarlo, perché pensavo di essere io il problema e non il Movimento, ma poi hanno cominciato ad arrivarmi storie simili di persone devastate, esauste. Naturalmente, era tutto rigorosamente nascosto e solo ora ho scoperto la malattia mentale della fondatrice, che da un lato promuoveva il bene nelle persone e dall’altro era disposta a camminare sui cadaveri pur di raggiungere i suoi obiettivi.

Intervistata da Nataša Konc Lorenzutti per la rivista Domovina, oggi Angelika cita Oref e il libro La setta divina come spazi di informazione preziosi per chi ha visto (e vissuto) le storture del Movimento, facendo notare che i lati più oscuri restano opachi per chi non aderisce alle gerarchie più interne dei Focolari:

I membri esterni non conoscono la pressione a cui sono sottoposti i membri interni senza poterne parlare con nessuno. [...] Ora la leadership promette di cambiare per evitare tutti gli abusi, spirituali e psicologici - che permettono, tra l’altro, lo sfruttamento materiale delle persone del Movimento. Sono disposti a risarcire le "vittime", ma la domanda è da dove verranno i fondi, perché sempre più persone abbandonano il Movimento e i giovani non si appassionano più.

Pubblicata il giorno dell’Epifania sul sito Domovina, l’intervista è stata tradotta in italiano ed è disponibile cliccando qui.

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