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Rapporto di indagine su JMM

Testo di GCPS Consulting

Alla luce delle continue sollecitazioni riguardanti i casi di violenza sessuale su minori commessi da JMM, un ex focolarino consacrato residente in Francia, il Movimento dei Focolari ha deciso di affidare ad un organismo indipendente il compito di avviare e portare avanti un’indagine straordinaria.

Il compito di questa indagine indipendente era ascoltare le vittime e raccogliere ulteriori testimonianze, oltre a indagare se ci fossero state omissioni, insabbiamenti o silenzi da parte dei responsabili del Movimento. Al termine dell’indagine, l’organismo indipendente rende pubblico il suo rapporto finale.

Le voci delle vittime

La profonda e crudele indifferenza dimostrata nei confronti di molte vittime di abusi sessuali su minori, sia all’interno dei Movimenti religiosi, delle Chiese, di altre istituzioni e settori che nella società nel suo complesso, costituisce una costante conferma del difficile viaggio che ogni vittima intraprende nel condividere le proprie storie di violenza sessuale e abuso. La società si affretta a cercare di mettere a tacere queste voci che ci mettono a confronto con una verità difficile e spesso inaccettabile. C’è un tempo per i procedimenti legali e le definizioni, ma c’è anche un tempo in cui si chiede alle organizzazioni e alla società di prendere posizione e riconoscere le storie caratterizzate da situazioni che vanno contro le norme interne di comportamento e le regole organizzative. Per questo motivo, l’indagine dedica un breve capitolo alla definizione di vittima e a come questo termine viene utilizzato nel rapporto. Ai fini di questo rapporto, la commissione d’indagine ha deciso di utilizzare il termine ‘vittima’ perché corrisponde meglio alla maggior parte delle situazioni incontrate, ma anche perché la sua traduzione in altre lingue risulta meno problematica.

Credibilità delle vittime

L’indagine indipendente ha appurato che tutte le vittime con cui è entrata in contatto non avevano legami apparenti tra loro e non conoscevano le storie delle altre vittime (ad eccezione dei testimoni che hanno raccontato le loro storie attraverso i media francesi Le Quotidien e Les Jours). È risultato evidente che tutti avevano vissuto un processo di seria riflessione personale. Anche se alcuni di loro soffrono ancora profondamente le conseguenze degli eventi del passato, avevano un atteggiamento umile e non nutrivano alcun odio specifico o desiderio di vendetta nei confronti dell’autore. Hanno spiegato di essersi fatti avanti per raccontare le loro storie come un modo per affrontare il proprio passato, ma anche per aiutare altri in una situazione simile a farsi avanti con le loro storie, cercando in tal modo sostegno e resilienza.

Ascendente psicologico

Oltre alle vittime che inizialmente si sono fatte avanti pubblicamente nei media francesi, la squadra dell’Indagine Indipendente ha raggiunto e invitato altre vittime che si erano già fatte avanti durante le discussioni avvenute in passato con il gruppo precedente dei responsabili della Francia, o che avevano contattato la squadra dell’Indagine Indipendente di propria iniziativa. Tutte queste persone hanno descritto i loro rapporti con JMM usando parole simili, raccontando eventi simili, fornendo una descrizione coerente degli eventi così come si sono svolti quando erano bambini o adolescenti.

Tutti gli abusi denunciati hanno avuto luogo in condizioni che l’Indagine Indipendente etichetta come "ascendente psicologico". JMM non manipolava solo i minori, ma anche i loro genitori e i membri del Movimento in generale. JMM era molto stimato dagli altri membri, che lo conoscevano come un intellettuale, un ingegnere, un giornalista; una persona che aveva successo nel suo lavoro, molto impegnato nel Movimento, un membro consacrato che aveva dedicato la sua vita a servire il Movimento di Chiara Lubich, della quale era considerato un amico intimo.

In alcuni casi, sembrava che JMM collegasse il suo comportamento alla spiritualità, pregando per il perdono dopo che l’abuso aveva avuto luogo. Tale comportamento aggiungeva l’abuso psicologico a quello sessuale. Tali relazioni sono caratterizzate da significativi squilibri di potere, laddove le presunte vittime si sentono private del loro libero arbitrio o non comprendono appieno gli eventi.

Storie di abusi e impatto individuale

Questa sezione è specificamente dedicata alle vittime di JMM, ex membro laico consacrato del Movimento. Anche se sono passati molti anni da quando sono state raccontate alla Commissione d’Indagine, queste storie sono spesso dolorose, potenti e non possono mai lasciare chi le ascolta impassibile o indifferente. Rispettando i desideri della maggior parte delle persone interessate, questa sezione contiene una selezione di storie condivise dalle vittime che parlano degli abusi che hanno subito e dell’impatto duraturo che questi eventi hanno avuto sulle loro vite, sulle decisioni che hanno preso, sulle opportunità che hanno perso e su quelle che hanno creato. L’Indagine intende riconoscere tutte le sofferenze riportate, indipendentemente dall’origine dell’abuso, riconoscendo tutte le vittime in modo simile, poiché non sono solo vittime di diversi individui, ma il più delle volte anche vittime di guasti sistemici all’interno del Movimento. Per la maggior parte di loro, il riconoscimento della loro sofferenza è un’aspettativa fondamentale.

La squadra d’indagine ha ricevuto la testimonianza di 26 vittime di JMM, attraverso contatto diretto e testimonianza verbale o attraverso terze parti documentate. Si sospetta di altre 11 vittime successivamente segnalate attraverso diversi mezzi e triangolazioni, ma senza ulteriori contatti o conferme.

Il rapporto presenta estratti delle testimonianze delle vittime ricevute nel corso dell’indagine. Il contenuto è stato rivisto dalle vittime a cui esprimiamo la nostra gratitudine per aver accettato di includere le loro storie.

Seduzione e manipolazione

Gli abusi su bambini, adolescenti e adulti vulnerabili sono spesso preceduti da processi sofisticati di manipolazione. I fatti raccontati da diverse vittime e il profilo che emerge da varie testimonianze mostrano, come avviene spesso in casi simili, un chiaro processo di adescamento. A quanto pare, le prede di JMM erano minori provenienti da ambienti poveri che abitavano in campagna o in zone periferiche, figli di famiglie numerose e meno in grado di altre di dedicare il tempo necessario a ciascun figlio. Offriva loro ricordi eccezionali che senza i suoi inviti non avrebbero mai potuto avere. JMM, consapevolmente o meno, spingeva gli adolescenti a una sorta di competizione, a essere i prescelti, i favoriti. Oltre ad adescare e manipolare i ragazzi, JMM creò un clima favorevole per avvicinarli manipolando anche i loro genitori. Commise alcuni abusi sotto il tetto dei genitori che avevano fiducia in lui, lo invitavano, erano convinti della sua superiorità morale come consacrato che aveva dedicato tutta la sua vita al Movimento, alla povertà, alla castità e al celibato.

Oltre a ciò, JMM era anche molto abile nell’ingannare i suoi responsabili, che per anni furono a conoscenza della situazione soltanto in minima parte. Il Movimento dei Focolari, come accadeva in situazioni simili nella Chiesa cattolica, per anni si è difeso facendo ricorso a questioni e risoluzioni legali, adducendo la scusa che poiché l’abuso non era stato dimostrato per vie legali, si poteva in qualche modo ignorarlo e gestirlo senza riconoscere le vittime. Inoltre, così come la Chiesa cattolica e altri organismi, il Movimento per molto tempo si è preoccupato più di proteggere gli abusatori e la propria reputazione piuttosto che di sostenere le vittime. in tal modo, JMM ha beneficiato per anni di un sistema che lo ha protetto. Al contempo, il sistema del Movimento dei Focolari ha sistematicamente fallito con le vittime.

Per molto tempo, le vittime di queste situazioni si sono sentite in colpa per non aver respinto l’abusatore, per non essere state coraggiose o forti abbastanza per evitare l’abuso. Il Movimento stesso ha contribuito a far sentire in colpa le vittime, ritenendo che dal momento che non era stata confermata la responsabilità dal punto di vista legale, non fosse suo dovere proteggere altre potenziali vittime da JMM né rintracciare altre vittime che non si erano fatte avanti raccontando le loro storie. Per anni JMM è stato lasciato nella stessa posizione di autorità, permettendogli di abusare del suo potere. Una vittima ricorda che quando raccontò la sua vicenda ai responsabili al Centro Internazionale, questi sembravano sconvolti e lui ebbe la forte sensazione che quanto accaduto doveva essere stato colpa sua.

Altre situazioni di abuso all’interno del Movimento (non collegate a JMM)

La Commissione d’Indagine Indipendente è consapevole della fiducia ricevuta da molte persone nell’ascoltare e utilizzare le loro esperienze per contribuire a delineare un quadro più completo della situazione. Nel raccontare la propria storia, alcuni sono riusciti a superare i propri problemi psicologici, altri stanno ancora lottando con il proprio passato cercando di trovarvi un senso. I testimoni sono sia membri attuali del Movimento che ex membri.

La Commissione d’Indagine, pur garantendo che tutte le voci vengano ascoltate, desidera evidenziare che i casi di abuso segnalati, che includono abusi sessuali, psicologici, spirituali ed economici, non sono stati indagati nei dettagli dalla Commissione.

Tuttavia, queste storie descrivono situazioni simili a quelle di JMM e delle sue vittime, avvalorando così le testimonianze ricevute dalla Commissione Indipendente. I profili degli abusatori, segnalati da persone diverse, sono spesso simili a quello di JMM - persone carismatiche idolatrate dagli altri, considerate centrali, intoccabili, moralmente irreprensibili e degne di fiducia. Le varie situazioni descritte seguono modelli simili in termini di abuso di potere, dipendenza psicologica e venerazione. Questo ci mostra una preoccupante istantanea del Movimento ed evidenzia situazioni di abuso sistematiche che erano e sono tuttora note ai responsabili fin dai primi tempi del Movimento, ma che non sono state affrontate e che quindi è probabile che continuino tuttora.

Accuse di abuso sessuale

Durante l’indagine indipendente, la commissione ha raccolto alcune altre storie di abuso sessuale, alcune nuove, altre parzialmente note al Movimento e ben documentate. Le vittime hanno la netta e costante sensazione che non sia stato fatto molto per riconoscere alcune situazioni difficili che le vittime continuano a trovarsi ad affrontare. Le vittime hanno descritto il modo in cui gli abusi, quindi, hanno contribuito a situazioni di debolezza o vulnerabilità che a loro volta hanno portato ad altri abusi. Inoltre, anche se ci sono state alcune dichiarazioni e lettere in cui si riconosceva pubblicamente che nel Movimento esistevano situazioni di comportamento inappropriato, di abuso sessuale e altre situazioni difficili, le vittime e i testimoni hanno descritto il modo in cui tali dichiarazioni sembra che non siano state seguite da azioni e cambiamenti effettivi.

La maggior parte delle vittime o dei testimoni che hanno raccontato episodi di abuso sessuale nel Movimento è preoccupata per la sua negligenza nel segnalarli alle autorità nazionali quando ciò risultava appropriato e necessario e per un certo livello di opacità nel gestire i casi e nell’espellere i colpevoli.

I testimoni che hanno parlato con la commissione d’indagine delle loro esperienze di abuso sessuale nel Movimento spesso hanno anche parlato di situazioni successive o precedenti di abuso di potere, psicologico o spirituale e, a volte, finanziario. Le esperienze negative che sembra che siano state vissute all’interno del Movimento avrebbero contribuito, in alcuni casi, a indebolire ulteriormente la fiducia in sé stessi degli interessati e permesso ulteriori abusi in forme varie.

Accuse di abuso finanziario, psicologico e spirituale e abuso di autorità

Il caso di JMM costituisce una profonda rottura della fiducia all’interno del Movimento, ma in molti casi le rotture vanno oltre i casi di abuso sessuale. Questa sezione contiene dettagli delle testimonianze di persone che hanno descritto di essere state vittime di comportamenti che secondo loro hanno generato un impatto negativo a lungo termine sulla loro esistenza, a volte in modo molto drammatico, e che sentono di non essere stati finora ascoltati fino in fondo dai responsabili del Movimento.

Lo scopo della Commissione d’Indagine Indipendente era di esaminare gli abusi commessi da JMM e il contesto in cui sono avvenuti, al contempo, raccogliere segnalazioni di altre situazioni di abuso. Come per i casi di abuso sessuale citati nella sezione precedente, le situazioni riportate di seguito non sono state pienamente indagate da parte dalla Commissione. Tuttavia, nel corso degli ultimi dieci mesi, la Commissione ha ricevuto un grande numero di segnalazioni da molti luoghi differenti su altre situazioni, percepite come abusi, non necessariamente in ambito sessuale, ma anche come abusi finanziari, psicologici e spirituali.

Risultati e conclusioni

Denuncia A – Abusi sessuali commessi da JMM

La Commissione d’Indagine Indipendente ha ricevuto racconti credibili e affidabili, inclusa l’ammissione di JMM stesso, di accuse per episodi avvenuti in un periodo di più di 30 anni (1963-1998) da varie vittime, tutte di genere maschile nonché da altri testimoni, sia uomini che donne. Sono pervenute da tutta la Francia, coerentemente con i luoghi frequentati da JMM e con i suoi viaggi e i suoi impegni. Anche le date e altri dettagli corrispondevano e sono stati triangolati attraverso diverse fonti di informazione. Tutti hanno descritto fatti simili, fornendo prove sufficienti del fatto che JMM svolgesse attività manipolatorie ed inappropriate con ragazzi sotto la sua custodia e la sua influenza.

La Commissione ha raccolto le testimonianze dirette verbali e scritte di 26 vittime. La commissione ha anche ricevuto informazioni affidabili che hanno menzionato altre 11 vittime di JMM. Al contempo, la Commissione ha ricevuto anche la testimonianza di almeno tre giovani vittime di adescamento, senza però abusi. Sono pervenute segnalazioni aggiuntive su casi di adescamento fino al 2017. Per il periodo successivo non è stato riportato alcun caso. I numeri individuati non escludono vi siano state altre vittime, in particolare considerando le diverse difficoltà incontrate e il fatto che le accuse di abuso sessuale durante i viaggi e l’attività nella Cappellania potrebbero non essere state monitorate dalla Commissione.

Per la Commissione, data l’età dei ragazzi e visto l’ambiente molto particolare in cui avveniva l’adescamento, inclusa la sua posizione di autorità e di credibilità per le famiglie e per i loro piccoli, queste numerose accuse di comportamento inappropriato, cattiva condotta e abuso sessuale raccolte dalla Commissione sono avvalorate dalle testimonianze e dalle prove documentali.

Conclusione

Basandosi sulle accuse di abusi sessuali compiuti su 26 vittime e 11 altre vittime riferite attraverso terze parti alla commissione d’indagine, l’Indagine Indipendente è giunta alla conclusione che JMM è stato un prolifico abusatore seriale di minori, responsabile di molteplici casi di abuso sessuale e tentato abuso sessuale su minori, includendo quelli di cui abbiamo informazioni e, molto probabilmente, molti altri.

Denuncia B – Gestione dei presunti episodi da parte del Movimento dei Focolari

La Commissione d’Indagine Indipendente è consapevole di quanto sia difficile identificare le responsabilità individuali negli ultimi 55 anni. La struttura piramidale del Movimento, il suo mantra di obbedienza e unità, hanno certamente contribuito al fallimento sistemico nell’affrontare non solo il caso di JMM, ma anche altri casi. Molte persone, a vari livelli di responsabilità, inclusi quelli di governo al più alto livello,1 erano informate del fatto che “qualcosa non andava” con JMM e che quest’ultimo doveva essere tenuto sotto sorveglianza. Tuttavia, i massimi responsabili, sia in Francia che a livello internazionale, quando il caso di una vittima divenne noto al pubblico attraverso le cause giudiziarie negli anni 1994/95, si ritennero soddisfatti del fatto che c’era stato un procedimento legale concluso con un non-luogo a procedere e non intrapresero alcuna ulteriore azione formale.

È altamente improbabile che i responsabili al più alto livello non fossero informati delle vicende legali che hanno coinvolto JMM negli anni 1994 – 1998, poi di nuovo nel 2017. JMM si è trovato in stato di fermo in custodia cautelare nel 1994 e alcuni membri del Movimento erano stati chiamati a testimoniare. Inoltre, come già detto, JMM ha avuto bisogno dell’aiuto economico del Movimento per pagare un risarcimento ad una vittima nel 1998. Poiché la somma era ingente, questo pagamento deve essere stato necessariamente autorizzato dai responsabili ad alto livello del Movimento. La Commissione d’Indagine Indipendente ha concluso che i responsabili al Centro hanno autorizzato questo pagamento nel 1998, quindi dovevano essere informati dei fatti.

I primi responsabili di JMM, molti anni fa, sono ormai deceduti. Altri, con lo stesso incarico successivamente, non fecero nulla perché informati erroneamente che quella sentenza significasse che non potevano prendere alcuna iniziativa contro JMM oppure per paura delle conseguenze, per auto-conservazione e per evitare un danno di reputazione.

Conclusione

La Commissione d’Indagine Indipendente rileva fallimenti sistemici nella gestione del caso JMM e stabilisce che una serie di responsabili nel corso degli anni, sia in Francia che a Roma, non riuscì ad agire sulla situazione di JMM in modo da proteggere le vittime e prevenire altri episodi di abuso o tentativi di abuso.

Raccomandazioni

Oltre a esaminare i risultati dell’indagine e la revisione della documentazione, la Commissione d’Indagine indipendente ha incontrato diversi alti responsabili del Movimento a livello internazionale inclusi i responsabili attuali e dei periodi precedenti in Francia, l’attuale Presidente, il Copresidente e la precedente Presidente. Sono stati intervistati anche alcuni membri di rilievo della CO.BE.TU. per raccogliere maggiori informazioni sul modo in cui si è sviluppata la tutela dei minori nel Movimento, sulle misure preventive per tutelare minori e adulti, sul modo in cui i casi in materia di tutela dei minori vengono trattati e quali sono i piani attuali e futuri per garantire la sicurezza e la tutela di tutti quanti all’interno del Movimento, in particolare dei minori.

Senza dubbio, il Movimento dei Focolari ha compiuto passi significativi per cambiare la situazione in relazione alla tutela dei minori e sta progettando ulteriori misure. Inoltre, i responsabili si impegnano molto per garantire che il Movimento sia un luogo sicuro, sebbene come indicato in precedenza, un numero elevato di persone nel Movimento non si senta sicuro e, nonostante l’incoraggiamento a farlo, non abbia segnalato le proprie preoccupazioni. Inoltre, le vittime non sentono che il Focolare onori il suo impegno verso di loro.

C’è anche l’impegno a imparare da questa indagine e a migliorare in futuro. Finora l’investimento nell’elaborazione di buone pratiche, nell’offerta di formazione e nella creazione di infrastrutture per la tutela attraverso personale selezionato e le commissioni per la tutela risulta importante per sostenere lo sviluppo permanente in questa area critica. La commissione d’indagine riconosce il lavoro svolto finora nonché gli sforzi e la buona volontà dei responsabili per continuare a migliorare. Per proseguire il percorso permanente della tutela si raccomandano le seguenti azioni e sviluppi:

• Cultura e leadership
• Misure di prevenzione – politiche e procedure, lezioni apprese e sviluppo
• Misure di risposta – segnalazione e reazione
• Monitoraggio e revisione

Altre considerazioni

Parole di scusa

La Commissione d’Indagine Indipendente ha rilevato gravi carenze sistemiche nelle questioni relative a JMM, per questo motivo raccomanda al Movimento dei Focolari di presentare alle sue vittime delle scuse pubbliche, sincere, profonde e incondizionate riconoscendo che il Movimento ha fallito nel tutelare loro e altri dagli abusi che avrebbero potuto e dovuto essere impediti o individuati.

Programma di Indennizzo/Risarcimento

Si raccomanda che il meccanismo di risarcimento sia indipendente dal Focolare, eseguito in modo trasparente ed efficiente da un’organizzazione o entità terza composta da persone adeguatamente esperte e indipendenti dal Focolare. Questo gruppo di esperti dovrebbe includere persone con differenti formazioni professionali, per esempio membri del sistema giudiziario e non, psicologi e assistenti sociali. Le risoluzioni dovrebbero essere offerte il più presto possibile e i richiedenti dovrebbero avere il diritto di ricorrere in appello.

Altre vittime

Il caso di JMM è stato sottoposto ad esame pubblicamente e lo sarà anche questo rapporto. Tuttavia, è importante che il Movimento non dimentichi le altre vittime e gli altri casi pendenti e che sviluppi una strategia per monitorare tutti gli altri casi e includa anche queste vittime nel monitoraggio e nelle procedure di sostegno.

Fonte: Sintesi del rapporto finale dell’inchiesta indipendente condotta dalla GCPS Consulting sulla vicenda riguardante i casi di violenza sessuale su minori commessi da Jean-Michel Merlin, ex focolarino consacrato residente in Francia, 30.3.2022.

1. Persone note alla squadra investigativa, entrambe decedute, confermate da JMM.

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